Agli inizi del Novecento la bella Villa di via delle Campora (m. 113) passa in proprietà del canonico Manetti e, dopo varie vicissitudini, ad Alfredo di Daniele Ciulli (1940) e quindi ai suoi eredi.
Fu abitata, per lunghi e piacevoli soggiorni, da diversi e illustri pigionanti come il pittore Hans Joachim Staude (dal 1930) che disse di aver trovato qui il porto in cui approdare dopo tanti vagabondaggi e dove invitava i suoi più cari amici, come il compositore Luigi Dalla Piccola, per concerti e serate musicali intorno al bellissimo pianoforte che Albert Einstein aveva ragalato a sua sorella Maja e che lei aveva passato al suo amico pittore. Anche il futuro don Lorenzo Milani, qui ebbe con Staude promettenti esperienze pittoriche dipingendo uno scorcio di via delle Campora da una finestra della villa. E qui fu ‘di casa’ anche Tiziano Terzani che, di Staude, aveva sposato la figlia Angela. Proprio il Terzani scrisse una sorta di epitaffio per il suocero artista: in questa casa visse dal 1929 e morì nel 1973 il pittore tedesco Hans-Joachim “Anzio” Staude, che nei colli e nella gente attorno riconobbe il paesaggio che si portava dentro.